La Coppa del Mondo della Gelateria cambia nome in Gelato World Cup ed accende anche gli animi delle squadre eliminate

A Rimini, il 23 gennaio la squadra italiana ha vinto la prima edizione della Gelato Europe Cup svoltasi durante la fiera del SIGEP. Questa competizione però consentiva anche di accedere, alle prime quattro nazioni classificate, alla finale della Coppa del Mondo della Gelateria opss, scusa la Gelato World CUP.

Qualcuno ha pensato di internazionalizzare la competizione cambiandogli nome infatti, la Gelato World Cup è la nuova versione organizzata da Italian Exhibition Group che ha comprato qualche anno fa il “giocattolo” dai titolari dei diritti, la società Gelato e Cultura S.r.l. di Udine che comunque mantiene la “supervisione”.

Infatti, nel 2002 Alfio Tarateta, Luciana Polliotti, Pier Paolo Magni, Giancarlo Timballo e Eliseo Tonti ispirati dalla coppa del mondo di pasticceria (di Lione), il cui fondatore, Gabriel Paillasson, era anche presidente dei gelatieri francesi, diedero vita alla manifestazione italiana progettando la Coppa del Mondo della Gelateria costituita oggi da 5 prove col gelato (cono, vaschetta decorata, torta gelato, coppa decorata, gelato gastronomico) e due prove artistiche (struttura in ghiaccio e struttura in croccante, nougatine in francese).
Nel lontano 2003, la Coppa del Mondo della Gelateria, nella sua prima edizione, si tenne a Torino con 6 squadre: Belgio, Francia, Italia, Marocco, Lussemburgo, Polonia e Svizzera; vinse la Francia, staccando tutti gli altri per bravura con l’Italia terza.

Dal 2006 si tiene a Rimini ed ospita massimo 12 squadre.

Oggi, ogni squadra è formata da quattro elementi: gelatiere, pasticciere, chef di cucina e scultore del ghiaccio. E’ guidata da un responsabile, il team manager.

Il sistema di valutazione prevede che sia il team manager della squadra ad esprimere i voti per le squadre avversarie e non vota per la sua squadra.
In realtà nel regolamento, sul sito ufficiale, c’è scritto che “la Giuria tecnica è composta dai Team Manager delle squadre partecipanti, presieduta dalla Giuria giornalisti”. E chi erano? O piuttosto dove erano?

Per la Coppa del Mondo della Gelateria 2024 (decima edizione) ci sono state le seguenti selezioni: a Rimini si è svolta la Gelato Europe Cup, a Buenos Aires la Coppa Latinoamericana (giugno 2022), a Singapore la Gelato Asia Cup (ottobre 2022). Le Nazioni che dovrebbero partecipare sono, al momento:
– Italia
– Germania
– Ungheria
– Austria
– Argentina
– Brasile
– Singapore
– Taiwan
– Perù
– Corea del Sud
Niente Stati uniti e Cina visto che a Rimini è stato annunciato che alla finale del 2024 parteciperanno anche le nazioni terze classificate a Buenos Aires e Singapore!
Tutte le selezioni hanno visto la presenza di almeno un membro del direttivo: Timballo a Rimini, Colalucci a Buenos Aires e Dondoli a Singapore.

In Italia, a Rimini, dove durante il SIGEP la squadra italiana con team manager Davide Malizia formata dal gelatiere Rosario Nicodemo (cognato dell’attuale campione del mondo della gelateria) ed il pasticciere Vincenzo Donnarumma si è classificata prima tra le sette squadre partecipanti: Austria, Francia*, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna ed Ungheria.
Che la squadra italiana risultasse vincente poteva essere anche previsto che però, le altre due squadre nazionali maggiormente accreditate sulla carta rimanessero escluse nella finale del 2024 nessuno se lo sarebbe aspettato 😉

Aspetta però, la squadra francese pare non sia quella ufficiale. Un attimo, vediamo le versioni istituzionali.
La Confédération Nationale des Glaciers de France, col suo president Bruno Aim, ha emesso un comunicato ufficiale in cui disconosce la squadra presente a Rimini evidenziando la deroga richiesta ma bocciata dall’organizzazione italiana. In pratica, qualcuno ha invitato una squadra francese di ripiego, un fake team!

Le malelingue dicono che i francesi al posto nostro, di noi italiani, avrebbero fatto lo stesso vista la loro supponenza ed ostilità coi “cugini”.

La Spagna invece lamenta di aver subito il cosiddetto “biscotto”, in pratica i team manager, “maliziosamente” coalizzatisi, avrebbero tramato per escluderla.
Ho provato nei giorni successivi a chiedere in giro ma a parte il muro di omertà di alcuni, la bocca cucita di uno, l’assenza dell’altro con la bocca larga, l’unica vocina mi ha indicato che gli spagnoli avevano voluto strafare presentandosi con dei gelati di m… (vaschetta al cioccolato decorata, mistery box frutta, mistery box crema, torta gelato, bicchiere gelato) e che il regolamento premiava in particolare proprio il gelato, avendo addirittura dei coefficienti moltiplicativi (x3) rispetto, ad esempio, al punteggio della scultura in croccante e del buffet finale; tra l’altro gli spagnoli hanno preso anche una forte penalizzazione per aver usato lo zucchero stampato, vietato. Tuttavia, per la vocina, a suo dire, il gelato migliore sarebbe stato proprio quello degli austriaci, seguito dagli ungheresi ma è sembrata una versione “allineata”, coordinata come quella pubblicata da un magazine online pochi giorni dopo.

Gelato Europe Cup
Vaschetta spagnola

E’ bene precisare che negli anni passati, quando si svolgeva a Rimini la selezione del gelatiere italiano, durante la competizione della Coppa d’Oro, non sono mai mancati colpi di scena: vincitori pilotati pare ci siano sempre stati.

E’ mancata invece, la voce del “mammasantissimo”, non si è esposto direttamente ha però inscenato, online, un siparietto davvero divertente; mansueto e docile come “dudù” forse, aspettava anche lui il biscottino arrivato dopo qualche giorno: taaacc!

Chi invece si è esposta pubblicamente è stata Luciana Polliotti, da tutti sempre rispettata, ed estremamente colta e diplomatica in un settore dove vige invece, l’ignoranza diffusa e, spesso, anche sbandierata. Sempre al passo coi tempi ha cercato di rinnovare ed innovare costantemente il progetto cercando sempre una soluzione agli inconvenienti che spesso sorgevano. Ricordo un anno dove fu fatto presente, dalla giuria dei giornalisti, che il finger food (proprio per come è definito) andava preso con le mani e non con forchetta e coltello o cucchiaino. Nel 2014 invece, fu sollevata una controversia da parte del team manager spagnolo, Angelo Corvitto, che se non sbaglio portò ad una revisione del regolamento da parte del comitato mondiale d’onore.

A proposito ma esiste ancora? Perché sul sito c’è una lista. Ciononostante, non c’è traccia nel regolamento dei coefficienti moltiplicativi indicatimi (X3), né dei voti raccolti dalle squadre durante le competizioni.

Eppure basterebbe solo un po’ di etica, rigore e trasparenza che, a ben vedere, non possono essere lasciate in mano ai coordinatori o alle associazioni italiane quali Conpait o AIG.

Come per altri concorsi, dove anche personalmente ho visto vincere presentatori da circo, non capisco come gli sponsor, le aziende che mettono i soldi possano continuare a far finta di non vedere subendo, spesso, decisioni individuali senza soffermarsi alla credibilità, imparzialità, trasparenza ed i danni che l’assenza di queste cagionano al settore e, come in questo caso, all’Italia.

La Polliotti, proprio lunedì 6, ha pubblicato una sua proposta ed ha rimarcato il tutto con una frase di Antonio Gramsci che rappresenta tuttavia, lo specchio dell’Italia: i giovani che incalzano, frenati dai vecchi boiardi.

Coppa del Mondo della Gelateria

Azzerare tutto, ottima idea Luciana!

Un’organizzazione poco accorta, una competizione falsata forse anche per ragioni di lingua o di incomprensioni che però cela uno pseudo-rigorismo che però non vale per tutti quindi, ben venga un bel ricambio, come fece Mauro Petrini qualche anno fa che si ritirò per fare altro: riposare ed andare in vacanza a gennaio.
Ecco cari Timballo, Dondoli e Colalucci non sarà ora di lasciare le foto di rito ad altri e pensare a come trascorrere il tempo libero affidando a qualche faccia nuova il compito di risanare le evidenti crepe organizzative?

Care aziende che finanziate questo circo, alla fine siete complici se nulla fate per cambiare le pedine. Ogni tanto, anche voi, cambiate qualche cavallo ma anche il fantino.

Infine, anche per Italian Exhibition Group non sarebbe più utile una maggiore partecipazione di nazioni estere per incrementare le presenze internazionali alla fiera di Rimini ed una maggiore trasparenza nello svolgimento dei concorsi, anche del prossimo Gelato Festival World Master?

Alle competizioni si partecipa per vincere, sia chiaro.

Aggiornamento

Ieri sera Italian Exhibition Group ha emesso un comunicato in cui indica che ha “concordato con gli organizzatori della Gelato World Cup di offrire alle nazioni partecipanti alla selezione europea ed escluse dalla graduatoria finale, la possibilità di iscriversi all’edizione 2024 della competizione mondiale”.

2 commenti su “La Coppa del Mondo della Gelateria cambia nome in Gelato World Cup ed accende anche gli animi delle squadre eliminate”

  1. Signor Pistacchio, ci sono tante inesattezze nel tuo testo, in una dinamica “democratica” e deontologicamente corretta si dovrebbe dare voce anche al contraddittorio. A tua disposizione, se lo vorrai, per darti una precisazione ufficiale.
    il caro Timballo

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